Quartetto op.64 n.2 - Lem56

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Quartetto op.64 n.2

classica > Classicismo

Haydn è il maestro della forma sonata, colui che più di ogni altro ha sperimentato questa forma nelle sinfonie, nei concerti, nei quartetti e nei trii. Il percorso d'ascolto che si propone vuole, attraverso i movimenti di differenti composizioni tutte strumentali e tutte legate alla struttura della sonata bitematica, presentare una serie di esempi della bravura e dell'eleganza del maestro di Rohrau.

Quartetto in si minore op.64 n.2, I movimento Allegro spiritoso
Fa parte di un gruppo di 6 quartetti scritti tra il 1788 e il 1790 chiamati di Tost perché dedicati al violinista Johann Tost (c.1755-1831) dell'orchestra Esterházy.
I quartetti sono divisi in quattro movimenti I Allegro o Vivace, II Tempo Lento, III Minuetto, IV Finale Presto.
Il quartetto in esame è il secondo della raccolta. Il primo movimento è in forma di sonata.

Nell'esposizione il primo tema è presentato subito in modo evidente perché sia facilmente riconoscibile nel corso della composizione. È suonato due volte di seguito dal primo violino la prima volta da solo la seconda accompagnata da viola e violino secondo. Poi è ribadito da tutto il gruppo.

Primo tema
 


Per collegare il primo con il secondo tema Haydn introduce un nuovo disegno melodico che fa da ponte. La quartina di trentaduesimi lascia lo spazio ad una scala cromatica discendente.

Ponte



Ecco il secondo tema con la sua linea di note staccate. Le differenze con il primo tema sono molte. Si passa dal modo minore del primo a quello maggiore del secondo, dal legato allo staccato, da una serie di intervalli melodici molto vari a piccoli intervalli discendenti che danno un carattere di spensieratezza alla composizione.

Secondo tema



Ora una breve divagazione musicale (un altro ipotetico ponte) costituito da rapidi arpeggi del primo violino mentre il resto degli strumenti accompagna con lenti e ampi intervalli.

Ponte



Dopo quest'ultimo episodio si ripete per intero l'esposizione. Ascolta tutto l'esposizione


Sviluppo

Il compositore utilizza gli elementi tematici dell'esposizione per lo sviluppo proponendoli frammentati, in tonalità differenti e passandoli da uno strumento all'altro. Utilizza per lo sviluppo, in particolare, il materiale melodico del ponte e la parte conclusive del secondo tema quella con lenti e ampi intervalli.


Ripresa


Una breve pausa chiude lo sviluppo e da spazio alla ripresa che si apre con le quartine di trentaduesimi del primo tema. I temi dell'esposizione ritornano ma in forma abbreviata poi la coda che in questo quartetto è così estesa e dinamica da sembrare un ulteriore sviluppo: nell'ordine si riconoscerà la scaletta cromatica del ponte, l'inizio del primo tema, gli ampi intervalli conclusivi del secondo tema e naturalmente le caratteristiche quartine di trentaduesimi del primo tema.



Ascolta il brano per intero




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