Forma sonata - Lem56

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Forma sonata

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Forma Sonata

Nella forma sonata i primi attori del dialogo sono i "temi". Questi sono trattati come i protagonisti di un romanzo. Attraverso il loro dialogare è costruita l'intera architettura della composizione. È una forma musicale che appare difficile alle nostre orecchie perché siamo troppo abituati ad ascoltare forme musicali più semplici tutte centrate sull'alternanza strofa ritornello. Qui, invece, è l'ordine, la simmetria, la logica ma anche l'elegante sorpresa finalizzate alla più ampia comprensione del linguaggio musicale: tutti devono capire.
I sentimenti, lo Sturm und Drag (Tempesta e assalto) fino alla passione romantica sono l'altro principio della musica nel Classicismo.

La forma sonata, definitasi formalmente proprio sull'opera di Haydn anche se non ne fu l'inventore, fu di gran lunga la struttura musicale più importante del XIX secolo è divisa in tre sezioni: esposizione, sviluppo, ripresa questi sono preceduti da un'introduzione e si concludono con una coda:
Introduzione: sezione lenta in tonalità di dominante, non sempre presente, con materiale non direttamente collegato ai temi principali, che evolve rapidamente nella
Esposizione: presentazione dei temi, solitamente con il primo in tonalità di tonica, e il secondo in tonalità di dominante, oppure - ma più di rado - per le composizioni nel modo maggiore, nella relativa minore (è più frequente che la ripresa sia nella relativa maggiore se la composizione è in minore). A differenza dei suoi successori, Haydn scrisse spesso delle esposizioni in cui il secondo tema era identico o molto simile al primo.
Sviluppo: i temi presentati durante l'esposizione sono trasformati, frammentati, trasposti, e combinati con altro materiale. È vero che non è obbligo utilizzare le melodie dell'esposizione, talvolta si tratta di temi introdotti per l'occasione. In questa sezione, che è la più dinamica e drammatica, si addensano le modulazioni, ossia i passaggi da una tonalità all'altra, che possono portare lontano dalla tonalità di impianto.
In generale, gli sviluppi delle composizioni di Haydn tendevano ad essere più lunghi e articolati di quelli di Mozart, mentre Beethoven va ben oltre Haydn.
Qualora la sezione non fosse presente, si parla di sonatina.
Ripresa: ritorno alla tonalità originale e ripetizione modificata dell'esposizione: la modifica consiste essenzialmente nel fatto che anche il secondo tema passa alla tonalità di impianto, riducendo così la tensione che ha dato origine alla dinamica della composizione e dando a quest'ultima il senso compiuto di una vicenda, e quasi di una narrazione.
Rispetto ai lavori di Mozart e Beethoven, durante la ripresa Haydn invertiva spesso l'ordine dei due temi, ometteva alcuni passaggi dell'esposizione, e introduceva la
Coda: eventuale sezione aggiuntiva dopo la chiusura della ricapitolazione, con piccoli sviluppi tematici.

Il confronto della forma sonata con una storia, un romanzo è abbastanza giusto. Dopo aver presentato i personaggi (temi) questi agiscono o subiscono azioni, accade qualcosa (sviluppo) che li porterà ad agire quindi (ripresa) tutto porta all'azione finale che conclude la storia anche con una morale.

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