Get Back - Lem56

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Get Back

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Get Back

Mai pubblicato (il 28 maggio 1969 (stereo)

Pubblicato in CD dalla Yellow Dog 1991 "The Original Get Back acetate" and 8 bonus track
Registrato tra il gennaio e il febbraio del 1969

One After 909 - Rocker - Save The Last Dance For Me - Don't Let Me Down - Dig A Pony - I've Got A Feeling
Get Back - For You Blue - Teddy Boy - Two Of Us
Maggie Mae - Dig It - Let It Be
The Long And Winding Road - Get Back (rep.)



Un po' com'era successo dopo Sergeant Pepper's Lonely Hearts Club Band i cinque mesi di lavoro per produrre il doppio album bianco avevano svuotato il gruppo di energie fisiche e soprattutto nervose che diedero origine a rapporti sempre più difficili e tormentati: non erano più gli spensierati Fabulous .   

McCartney cerca allora di tenere insieme il gruppo. L'idea era di un ritorno alle radici: un ritorno al rock and roll, un ritorno al concerto dal vivo. Basta sala di registrazione, bisognava recuperare il rapporto diretto con i fans per riconquistare, musicalmente se stessi. Sembrano alquanto fasulle le ipotesi secondo cui questo progetto non fosse condiviso dagli altri. Così si va formando l'idea di un disco che avesse come ultima tappa quella di un concerto. Altre condizioni furono dettate da Lennon, il quale voleva che le registrazioni fossero prive di sovraincisioni: tutto doveva essere naturale in diretta.
I giorni passavano, la sala di registrazione era prenotata e così la troupe con le macchine da presa ma i Beatles non si decidevano a cominciare. A questo punto Paul prese in mano la situazione spingendo, anche a viva forza, gli altri al lavoro. Il risultato fu evidente sotto agli occhi di tutti. I Beatles non erano più un gruppo. Le personalità di ciascuno erano così cresciute, gli interessi erano così forti che si era persa quella genuina e spontanea carica che li aveva sempre contraddistinti. Il film che uscì dopo il loro scioglimento fotografa in modo impietoso questo stato. Eppure la loro vena creativa non era finita. Nonostante tutto furono capaci di mettere insieme una serie di brani di buona e ottima fattura, come Two of Us oppure The long and winding road che, con Let It Be, costituiranno lo score del loro ultimo Lp anche se non l'ultimo ad essere registrato (l'ultimo sarà Abbey Road nella primavera estate del 1969).
Dopo qualche settimana passata a litigare davanti alle telecamere decisero che era giunto il momento di chiudere l'esperienza con il previsto concerto, già, ma dove! Scartate tutte le ipotesi fantastico/romantiche non rimase che… il tetto. Il 30 gennaio del 1968 suonarono in un freddo mezzogiorno sopra il tetto della Apple a Saville Road e misero la parola fine all'esperienza di Get Back.

E tutto il materiale registrato? più di trenta ore!
Non avevano voglia di esaminarlo un po' perché talvolta il sound era veramente imbarazzante, un po' perché non facevano altro che rivivere situazioni scomode. Dimenticarono tutto.
Pensare di abbandonare canzoni come Get Back, Let it be, Across the universe, Don't let me down senza contare All thing must pass, Junk che saranno realizzate poi dai singoli, è vera follia! Nessun gruppo o autore potrebbe permetterselo.

Il tecnico del suono Glyn Johns fu incaricato dai Beatles (poco probabile, forse uno dei quattro, Paul?, oppure uno del loro entourage, Aspinall?, Taylor? sicuramente non Martin) di cavare un disco da tutte le registrazioni. Il 28 maggio 1969 il lavoro è completato. Al momento della realizzazione era rintracciabile solo Harrison ed in seguito il disco non fu mai approvato dal gruppo. Il progetto fu del tutto accantonato fino a quando, l'anno seguente, ormai divisi, fu affidato a Phil Spector, produttore americano, il quale ne ricavò l'album Let it be, uscito l'8 maggio 1970 anche in questo caso senza avere l'approvazione di tutti e quattro i Beatles. Sicuramente i due lavori sono molto diversi. Get Back rende perfettamente l'idea del progetto originale, che era quella di tornare alle origini. Come tale l'album restituisce onestamente il suono del gruppo senza cercare di mimetizzarlo. False partenze, stonature, scollamenti o semplici forzature sono lo specchio fedele dell'atmosfera di quel freddo gennaio.
Risulta a tutt'oggi inedito, la versione compilata da Glyn Johns è reperibile facilmente in rete.

L'uscita nel 2003 del cd Let it be …NAKED (spogliato, ripulito) sembra più una vendetta di Paul nei confronti di Spector e del produttore Alan Klein che un voler fare giustizia ai brani massacrati dagli effetti ridondanti del produttore americano. Chissà perché NAKED fu prodotto dopo la scomparsa di Harrison. Forse McCartney si è sentito libero di agire senza temere il contrasto di nessuno?
Sarebbe stato più onesto produrre finalmente le track del Get Back compilate da Glyn Johns che, personalmente, preferisco.

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