Monteverdi - Lem56

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Monteverdi

classica > Rinascimento

Claudio Monteverdi (Cremona, 15 maggio 1567 - Venezia, 29 novembre 1643)

Claudio, primogenito, nasce a Cremona da una famiglia benestante, il padre era medico, qui compie gli studi musicali sotto la guida dell'Ingegneri. Si mise subito in mostra tanto che già a quindici anni sono pubblicate le prime composizioni. Nel 1590 a 23 anni, entra al servizio dei Gonzaga a Mantova. È presso questa corte elegante e colta che elabora e mette in scena la sua prima opera teatrale l'Orfeo, cui seguì l'Arianna e il Ballo dell'Ingrate. Il successo gli porta fama ma anche grosse critiche da parte dei colleghi musicisti, forse invidiosi, che spesso lo accusavano di scrivere musiche con gravi errori armonici. Al tempo stesso, s'incrinano i rapporti con la famiglia Gonzaga al punto che, alla morte di Vincenzo Gonzaga, sarà licenziato. Si apre un'ovvia fase di crisi economica che risolverà accettando, nel 1613, l'incarico di maestro di cappella della Basilica di San Marco a Venezia. Dalla cosmopolita cittadina veneta si sposterà per brevi viaggi a Bologna, Cremona e Mantova. Dopo l'epidemia di peste che aveva devastato la città negli anni 1630-1631 Monteverdi decide di diventare sacerdote. La sua attività creativa prosegue producendo sia opere sacre sia quelle profane. Il suo stile è inconfondibile. La produzione dei madrigali ci aiuta a capire le trasformazioni che Monteverdi aveva sperimentato con l'ottavo libro dei madrigali, da lui pubblicato nel 1638 con il titolo Madrigali Guerrieri e Amorosi. In questi si decide per il nuovo e nel Combattimento di Tancredi con Clorinda, tratto dalla Gerusalemme Liberata del Tasso, ce ne fornisce una prova. Monteverdi ha abbandonato i modelli polifonici per una scrittura che si fonda sulla monodia sorretta da un basso continuo. Anche l'orchestra riveste un ruolo nuovo non più legata al semplice accompagnamento, diventa protagonista in una costruzione musicale che la vede evocare immagini, sentimenti, affetti. Per i teatri della città scrive altre due opere Il ritorno d'Ulisse e l'Incoronazione di Poppea. Nel settembre del 1643 è a Cremona e poi a Mantova quindi rientra a Venezia dove si spegne il 29 novembre dello stesso anno.

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