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Debussy

classica > XX° le Avanguardie

Claude Achille Debussy
(Saint-Germaine-en-Laye 22/08/1862 – Parigi 25/03/ 1918)

L’opera di Debussy sta agli inizi del secolo XX accanto a quella di musicisti come Schöenberg o Stravinsky. Pur precedendo di diversi anni questi due compositori, egli sentì come pochi altri uomini della sua generazione il bisogno di un radicale mutamento delle tecniche compositive e dei contenuti espressivi. (G.Manzoni)

Debussy proviene da una famiglia benestante di venditori di porcellane caduta successivamente in disgrazia. Grazie ad una zia facoltosa, a soli dieci anni, entra al Conservatorio di
Parigi (vi rimarrà fino al 1884) per studiare pianoforte con Marmontel e composizione con Giraud.
A diciotto anni, intraprende una relazione segreta con la moglie di un avvocato parigino, Blanche Vesnier: una relazione che durerà otto anni e che si spegnerà con il trasferimento del musicista a Roma.
Grazie alla scena lirica "L'enfant prodige" vince il "Prix de Rome", l'ambito concorso per giovani compositori che aveva in premio una vacanza studio di tre anni a Roma. Durante l'estate si guadagna da vivere offrendo il proprio talento di pianista. Nel 1880 la baronessa
Nadezda von Meck, già mecenate di Ciaikowskij, lo ingaggia per tre estati. Debussy ha la possibilità di viaggiare per l'Europa ed entrare in contatto con i musicisti russi. Dopo un periodo d'infatuazione per la musica di Wagner, nel 1889 all'Esposizione Universale di Parigi ascolta le musiche di un'orchestra dell'isola di Giava. Ne è profondamente colpito. Da allora, spesso, farà uso di scale musicali "orientali" per le sue composizioni.  
La sua vita affettiva fu piuttosto travagliata. Nel 1889 Debussy ha iniziato una relazione con Gabrielle Dupont, figlia di un sarto che convive con lui nel XVII arrondissement. La loro storia finirà nove anni più tardi, quando il musicista si legherà a
Rosalie Texier, amica di Gabrielle con cui si sposerà nel 1899. La separazione porterà l'ex compagna di Claude a tentare il suicidio.
Nel 1894 scrive
Prélude à l'aprè-midi d'un faune ispirato ad un poema di Mallarmé, che lo impone all'attenzione del pubblico e della critica. È l'inizio della sua carriera artistica.
Tra i lavori per orchestra più importanti di Debussy di questo periodo vale la pena di segnalare i tre "Notturni" composti nel 1899.
Nel frattempo entra in crisi il suo matrimonio. Per quanto Lily fosse benvoluta dai suoi amici e colleghi Debussy le contesta una scarsa cultura, e una scarsa sensibilità musicale.
Nel 1904 è tra i suoi allievi il figlio del banchiere Sigismond Bardac. Conosce la moglie
Emma, donna brillante ed elegante, raffinata e stimata cantante, diventa l’oggetto del desiderio di Debussy, che per lei scrive "L'isle joyeuse". Lascia la prima moglie. Anche lei, come già la Dupont, tenta di suicidarsi: recatasi in Place de la Concorde, si spara ma sopravvive, anche se vivrà il resto della propria esistenza con il proiettile incastrato in una vertebra. L'avvenimento, in ogni caso, suscita scandalo nella Parigi dell'epoca, al punto che Debussy ed Emma, nel frattempo rimasta incinta di lui, fuggono in gran segreto in Inghilterra: è il 1905. Alloggiati al Grand Hotel di Eastbourne, trascorrono giorni felici, con Debussy che ha la possibilità di terminare "La Mer". In autunno, tornano a Parigi per far nascere la figlia Claude-Emm detta Chou-Chou.
Nel 1904 viene pubblicato "Images pour piano", il primo volume che richiama tonalità nuove per l'epoca. Con "Estampes", composto nel 1903, associa la musica dei suoi pezzi orchestrali a impressioni visuali provenienti dalla Spagna e dall'Oriente: "Pagodes" che rievoca senza troppi misteri profumi dell'Oriente e "La soirée dans Grenade", in cui è vivida e affascinante l'atmosfera spagnola.
Da non dimenticare, poi, una delle più celebri composizioni, la "Children's corner suite" per pianoforte, scritta da Debussy per
Chou-Chou, come era soprannominata la sua amata figlia.
Nel 1912 arrivano le "Images", ispirata a tre folclori musicali inglese (Giga), spagnolo (Iberia) e francese (Rondes de primtemps). Nel 1913 vede la luce il balletto "Jeux", composto per i
Ballets Russes dell’inpresario teatrale russo  S.Dieghilev, all'interno del quale si scorgono trame e armonie. Negli stessi anni, si susseguono numerosi lavori teatrali: dal giallo - scritto su testo di Gabriele D'Annunzio - "Le martyre de St. Sebastien", ai balletti "La boite à joujoux" e "Khamma".
Debussy si dedica ora al pianoforte e compone l'ultimo volume degli "Etudes" nel 1915.

Lo infastidirà di più il successo ottenuto dal compositore Ravel, ne era geloso, ma lo colpirà di più ancora, e fu un vero choc per il suo animo sensibile, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale che di lì a poco cambierà tutto.

Debussy muore a causa di un cancro al colon il 25 marzo del 1918 a Parigi, nel corso della Prima Guerra Mondiale, proprio mentre l'esercito della Germania bombarda la città. Proprio per questa situazione di emergenza non fu possibile tributargli gli onori dovuti: la processione della sua bara si sviluppò tra strade deserte e distrutte dalla guerra. Fu sepolto nel cimitero di Passy.

(Rielaborato da diverse fonti)

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