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Richard Wagner: Stile

Richard Wagner è stato un personaggio che ha sempre suscitato grandi contrasti fu amato, odiato addirittura vezzeggiato dal pubblico e dalla critica. Tutto ciò ha sempre creato una costante attenzione sul personaggio il suo stile e sulla sua produzione. Evocatore di drammi umani e fantastici, di amori sublimati, ritorno a un leggendario passato eroico, il teatro wagneriano rappresenta l’espressione più significativa del romanticismo tedesco e della sua tensione verso l’infinito e l’assoluto.
La rivoluzione portata da Wagner al dramma musicale, di grande importanza teorica, ha come risultato la dissoluzione della tonalità. Egli concepisce il teatro lirico principalmente come unità di parola, suono e dramma, un’opera d’arte totale (Wort-ton-drama) in cui convergono poesia, musica e arte figurativa. Questo implica il dissolvimento degli schemi chiusi dell’opera tradizionale (melodia infinita), in favore di un discorso poetico e musicale continuo, libero e caratterizzato da motivi conduttori (Leit-motive) legati ai personaggi e alle situazioni.
L’orchestra, a sua volta, acquista un’importanza primaria e il canto ne è parte inscindibile in un inesausto procedere di emozioni musicali.
Potenziata e arricchita timbricamente, la scrittura musicale si dilata in un costante cromatismo, che allarga la tonalità e dissolve la forma. Questi principi musicali saranno dominanti nel tardo romanticismo tedesco, usati da Mahler a Strauss, e avranno una forte influenza sulla concezione armonica novecentesca, da Shoenberg a Debussy.





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