Delirium - Anni Sessanta

Anni
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Canzoni
Delirium
 

Ivano Fossati - voce solista, flauto, flauto elettrico, chitarra acustica, armonica
Mimmo Di Martino - chitarra acustica, cori
Marcello Reale - basso, cori
Peppino Di Santo - batteria, percussioni, timpani
Ettore Vigo - pianoforte acustico, elettrico e preparato, mellotron, organo, clavicembalo, harmonium, celesta, vibrafono, cori
 
Delirium
 
Formatasi a Genova sul finire degli anni sessanta con il nome di Sagittari, il complesso dei Delirium adotta la sigla definitiva nel 1970, con l'ingresso di un giovanissimo Ivano Fossati alla voce, chitarra e flauto traverso. L'anno successivo la band vince il concorso "La Strada del Successo", indetto da Radio Montecarlo, e dopo qualche mese si aggiudica il titolo "Rivelazione" al Primo Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio con la canzone Canto di Osanna, brano che ottiene grande successo anche all'estero e verrà registrato nelle versioni francese, inglese e tedesca. Sempre nel 1971, il complesso dei Delirium realizza il primo album, Dolce acqua. La band si fa notare sul palco di molti raduni pop, come il "Davoli Pop" di Reggio Emilia e il "Festival Pop" di Palermo. Nel 1972 il complesso partecipa al Festival di Sanremo con il brano Jesahel, canzone che diventerà una hit: il disco della quale venderà diverse decine di migliaia di copie. Durante l'esecuzione sul palco del festival la band si fa accompagnare da un gruppo di amici vestiti da hippy, che suonano le chitarre e cantano in coro; fra di essi vi sono Oscar Prudente, Sara Borsarini (già interprete di alcune canzoni di Battisti), Mario Lavezzi e Alberto Canepa (dell'Assemblea Musicale Teatrale). Lo stesso anno la band partecipa alla manifestazione Un disco per l'estate, con un ottimo piazzamento nella classifica finale con il brano Haum!  (fonte Wikipedia)
DOLCE ACQUA
 
Il concept album è il primo dei Delirium ed esce nel periodo in cui in Italia, come nel resto dell'Europa, è in atto l'esplosione del fenomeno del rock progressivo. In tutto il disco sono abbastanza facilmente individuabili i riferimenti alle sperimentazioni tipiche dell'epoca; alcune atmosfere musicali riprendono i primi lavori dei King Crimson e dei Colosseum. I testi sono ermetici e barocchi; in particolare, Johnnie Sayre è tratto da una poesia della Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. L'album segue alla pubblicazione del 45 giri Canto di Osanna/Deliriana, uscito pochi mesi prima e non incluso nell'album. In almeno tre delle ristampe su CD del titolo è stata inserita, in coda, anche la canzone Jesahel, pubblicata su 45 giri l'anno successivo, dopo la partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo. Tutti i testi sono di Ivano Fossati, mentre le musiche portano la firma di Mario Magenta. Quest'ultimo, dirigente della Fonit Cetra, in realtà non aveva affatto partecipato alla realizzazione del disco, ma ne aveva ugualmente firmato i brani poiché all'epoca nessun componente dei Delirium era iscritto alla SIAE in qualità di compositore.
 
 
In virtù della sua importanza, Dolce acqua è uno dei lavori selezionati per la guida "I 100 migliori dischi del Progressive Italiano", del critico Mox Cristadoro, pubblicata nel 2014.

 
 
Preludio (Paura) - 3:37
 
Movimento I (Egoismo) - 4:30
 
Movimento II (Dubbio) - 3:24
 
To Satchmo, Bird and other unforgettable friends (Dolore) - 5:58
 
Sequenza I e II (Ipocrisia-Verità) - 3:35
 
Johnnie Sayre (II perdono) - 4:47
 
Favola o storia del lago di Kriss (Libertà) - 4:20
 
Dolce acqua (Speranza) - 5:47
 
Jesahel (CD bonus track)
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